Un bambino è un dono immenso e lo si può intuire in ogni loro sguardo...
Una delle nostre famiglie ha voluto condividere con noi cosa significa per loro accogliere...e noi di Coccinella non possiamo che ringraziare per questo splendido regalo che condividiamo con amore ed entusiasmo.Grazie.
“Prima sogno di dipingere poi dipingo
i miei sogni” (Vincent Van Gogh)
Era difficile trovare una via d’uscita all'immane tragedia
di Chernobyl, ma incredibilmente in seguito e per causa di questo evento tante
bellissime storie hanno potuto iniziare quando con l’accoglienza dei bambini di
quel luogo si è cercato di fronteggiare l’emergenza sanitaria.
Da una tragedia
immane, il tentativo di una rinascita. I più tragici disastri, la triste fine
di tante storie può trasformarsi in un nuovo felice inizio.
Dalla distruzione
alla ricostruzione.
I più profondi precipizi possono originare ed in effetti
nascondono in sé, le più sorprendenti risalite. Così una tragedia può trasformarsi
in migliaia di bellissime nuove storie, memorabili avventure di una vita quando
i nostri migliori sentimenti ci consentono di aiutare chi si trova in
difficoltà.
L’inizio e la fine sono in effetti due facce della medesima
medaglia.
Senza l’una l’ una non può esistere l’altra.
Senza il disastro di Chernobyl tanti bambini non avrebbero mai incontrato
altrettante famiglie disposte ad accoglierli e la loro vita sarebbe stata
certamente molto diversa.
La luce e l’ombra si fronteggiavano, come sempre del
resto.
Quale strada bisognava seguire?
Lasciarsi andare alla sfiducia tragica
della depressione o cercare di volare verso la luce?
Sembrava impossibile poter
trovare anche solo un briciolo di ottimismo confrontandosi con una tragedia
come quella di Chernobyl, ma un piccolo seme di rinascita esiste ovunque.
Tante persone ed insieme a queste anche Lia
ed io hanno cercato di alimentarlo.
Sta in noi se vedere il bicchiere mezzo
pieno o mezzo vuoto e dirigerci verso la strada da seguire.
Del bicchiere mezzo
pieno fa certamente parte l’amore che tante persone, noi compresi, abbiamo
cercato di dedicare ai bambini coinvolti nel disastro.
Tra l’altro stavamo
giusto aspettando di incontrare qualche bambino da portare nella nostra vita.
La coincidenza è stata perfetta.
Quello che accade dentro di noi influenza in
qualche modo ciò che è fuori da noi, come in uno specchio.
Incredibilmente
Yahor ha una cicatrice sul cuoio capelluto del tutto simile a quella che
possiede uno di noi (Alberto), provocata nello stesso identico modo ed alla
medesima età.
Perciò, per dirla con Vincent Van Gogh, prima abbiamo sognato di
amare i bambini che abbiamo accolto e poi abbiamo cercato di dipingerli nella
nostra vita.
Loro sono arrivati ed il loro carattere si adatta molto bene al nostro
creando una bellissima armonia che è in grado di arricchire sia la nostra che
la loro vita.
Li abbiamo trovati (o loro hanno trovato noi) ed ora possiamo
cercare di offrire loro ciò di cui necessitano, dove l’amore di cui sopra non è
certamente parte trascurabile.
I nostri migliori sentimenti sembrano poter
lasciare dei depositi sopra le nostre vite, fuori e dentro di noi.
Tania e Yahor che accogliamo ormai da anni, fanno certamente parte di questi
doni.
Accoglierli è tutto ciò che di meglio abbiamo potuto fare sognando di
incontrarli.
Alberto Tonelli
Alberto e