lunedì 29 novembre 2021

OLTRE. Giovani bielorussi crescono!

OLTRE.
Giovani bielorussi crescono!


Riportiamo con estremo piacere la storia recente di Vladi, raccontata dal suo papà italiano. 

Per lui la vita è sempre stata in salita, ma dopo aver perso il lavoro in Polonia, dove aveva lavorato per tre anni come chef, ha deciso di tornare a Gomel.

Ha trovato un investitore che ha creduto in lui, lasciandogli carta bianca: si è armato di infinita volontà e ha progettato il suo locale, dalle opere edili, ai contratti, al personale, al nome!

Ieri sera ho ricevuto un filmatino con le prime pizze sfornate nel suo ristorante di Gomel, inaugurato a luglio di quest'anno!

Se non ci fosse stata PUER la vita del nostro ragazzo sarebbe stata completamente diversa.

Il mese scorso si è anche sposato con una ragazza ucraina conosciuta in Polonia e siamo stati al suo matrimonio in Ucraina.

Il suo legame con l'Italia è sempre fortissimo, tanto che ha chiamato il ristorante OLTRE., con i colori della nostra bandiera.

La sua speranza sarebbe quella di tornare a vivere con noi in Italia, dove troverebbe facilmente lavoro, per uno come lui abituato a lavorare 14 ore al giorno sette giorni su sette. Purtroppo le attali leggi non lo permettono.

Speriamo che le cose cambino al più presto.

Se qualcuno della PUER dovesse recarsi a Gomel, si ricordi di andare a trovarlo. Ne sarebbe felicissimo. 

Questo è il sito:

https://www.google.com/maps/place/Oltre/@52.4319697,31.0122559,15z/data=!4m5!3m4!1s0x0:0x93d83a09f44b304b!8m2!3d52.4319687!4d31.012251





Grazie di aver condiviso questa storia, 

è importante riuscire a guarda OLTRE. le difficoltà e spingersi OLTRE. i limiti!

martedì 5 ottobre 2021

Una lettera aperta con tante domande

Riporto nel blog questa lettera arrivata alla mia attenzione, sarebbe bello ricevere delle risposte, così da inserirle qui di seguito e poter dipanare i molti dubbi che emergono con sincerità da queste parole.

Gentile Puer,
dopo aver osservato con attenzione i vostri piani ritengo che il vostro gruppo sia formato da tanti cuori italiani legati a cuori bielorussi, ognuno con la sua storia privata personale, cuori di mamme che anelano a cuori di 'propri' figli lontani.
Purtroppo noto che sembra non esserci grande interesse per il Paese, per la Bielorussia. Sembra che non si abbia voglia di trovare una strategia globale per risollevare la situazione. 
Mentre un bimbo bielorusso verrà salvato grazie al suo soddisfare il cuore di mamma italiano, intanto altri 7, 8, 9 non si sa dove stiano vivendo o che fine faranno.
Mi chiedo se non ci sia modo di essere d'aiuto per le case-famiglia affinché si possano far star bene tutti i dieci bambini là?
Non c'è modo di creare progetti che non vanno al singolo individuo ma che guardano alla condizione generale della popolazione?
Forse il mio spirito caritativo ha bisogno di dare da bere a un'intera tribù assetata, devo forse costruire pozzi d'acqua in Africa per intere comunità, forse con voi mi accorgo di c'entrare poco e mi dispiace moltissimo.
Si dice che:
- La Puer ha come missione l’applicazione delle energie strutturali ed economiche a sostegno delle realtà sociali precarie, ponendo particolare attenzione alla tutela dei minori in stato di disagio.
Come potete sostenere intere realtà sociali se chi compone Puer non si pone nemmeno domande riguardo la Bielorussia?
- Il fine della PUER, quindi, è quello di sostenere i bambini in difficoltà attraverso progetti umanitari di risanamento, prevenzione e tutela della salute sia in Italia che sul posto, favorendo iniziative mirate alla riqualificazione locale.
Riqualificazione locale: dove, per chi, con chi?
- L’iniziativa di sostegno umanitario, in questo senso, ha definito l’avvio di un processo intenso e profondo nella costruzione di un “ponte” fra le culture distanti fra loro solo per dimensioni territoriali.
Eppure sembra che di cultura bielorussa nessuno sappia parlarne.
Ognuno ha la sua bambina, ognuno ha il suo ponte privato. Un ponte dove alcuni soci non sanno nemmeno accompagnarti per una breve gita.

Altra cosa, come si può in 3 mesi di accoglienza dare al bambino ciò che gli sarà utile per la sua vita futura se non si ha interesse, né informazioni, né tanto meno potere sui restanti 9 mesi dell'anno?
Se è là che il bimbo cresce, allora è là che si forma ed è là che si sentirà a casa.
Come si fa a essere volontari di sostegno a bambini bielorussi senza interessarsi del contorno?
Sarebbe come essere volontari di un allevamento di cavalli quando si cresce per tutta la vita dei polli e si continua a comprare mangime per polli anche quando il puledro arriva in casa.

Mi dispiace, non voglio accusare e offendere nessuno, spero che i miei pensieri possano essere considerati osservazioni costruttive.
Un bimbo su dieci è già un bimbo in meno in mezzo ai guai, mi continua solo a dispiacere per gli altri 9 se nessuno sa che esistono o se a nessuno interessa se esistono e mi dispiace se quel puledro che è stato salvato dovrà rompersi i denti mangiando mais 3 mesi all'anno.

Come fate ad interagire con un paese chiuso come la Bielorussia?

Grazie per l'attenzione e la pazienza.

lunedì 27 settembre 2021

Il tempo che scorre


E' passato molto tempo dall'ultimo articolo apparso su questo blog, contenitore Puer di vita sospesa tra l'Italia e la Bielorussia.

In questi anni abbiamo purtroppo conosciuto il Covid-19 e riscoperto l'impotenza nell'accogliere i bambini che da tantissimi anni eravamo abituati ad avere come parte integrante, anche se purtroppo scostante, delle nostre famiglie.

E' proprio vero che talvolta ci accorgiamo di quanto abbiamo solo quando lo perdiamo: ma questo non ha cambiato i nostri piani, anzi ci ha reso ancora più consapevoli di quanto l'accoglienza sia un'esperienza unica, da ritrovare quanto prima.

Stiamo tutti crescendo e possiamo soltanto immaginare quali incredibili trasformazioni stia regalando la vita alle giovani persone che amiamo, anche se a 2200km di distanza.

Ci ascoltiamo al telefono, ci guardiamo in video, ci scambiamo foto, pacchi e piccoli messaggi d'affetto nell'attesa di poterci finalmente riabbracciare.

Non sappiamo quando questo potrà accadere, ma siamo certi che prima o poi succederà: qualcuno di noi sarà invecchiato, qualcun' altro invece sarà diventato adolescente, adulto, addirittura giovane madre o padre.

Saremo tutti cresciuti ma continueremo a sentirci legati: è questa l'essenza della famiglia, è questa l'essenza di Puer.




martedì 1 gennaio 2019

Aiuto Umanitario per salvare la vita di Darya Sergeychik

Darya è una bimba di poco più di 7 anni, nata nell'aprile del 2011 a Minsk in Bielorussia.

Fin dai primi giorni di vita Darya ha sofferto di problemi neurologici    ma da quando aveva 4 anni è comparso un problema che sta progressivamente mettendo a rischio i progressi fatti. 
Darya è infatti affetta da una scoliosi progressiva che sta rapidamente riducendo la sua capacità respiratoria e che in Bielorussia non può essere trattata.
La mamma Galya non si è arresa e si è rivolta   all’ Hospice pediatrico di Minsk, dove vengono seguiti i bambini con gravi disabilità, chiedendo un aiuto.  
Questo è venuto dal contatto, attraverso la signora Susanna Stea, ricercatrice dello IOR, con l’Istituto Rizzoli di Bologna, una delle pochissime realtà europee in cui vengono eseguiti interventi di correzione delle scoliosi anche in bambini piccolissimi.   
I medici dello IOR hanno studiato la documentazione e la conclusione sembra suonare come una condanna: la scoliosi che affligge Darya ha caratteristiche di malignità, una velocità di peggioramento in aumento ed ha raggiunto una deformazione così importante che, se non si interverrà, la bimba non potrà sopravvivere oltre i 10, 12 anni di età.
Al momento del picco di crescita infatti, la colonna si deformerà ulteriormente e creerà problemi al cuore e ai polmoni che porteranno a morte Darya per insufficienza cardio respiratoria se non si riuscirà ad intervenire prima chirurgicamente.

Appena venuti a conoscenza attraverso l'Ambasciata Italiana a Minsk ed informati dalla Sig.ra Susanna Stea, la nostra Associazione Puer Onlus si è resa immediatamente disponibile per cercare di aiutare a salvare questa Bambina.
La Regione Emilia Romagna e l’Istituto Rizzoli hanno in corso le verifiche amministrative necessarie per poter sovvenzionare le spese per l’intervento chirurgico di grande complessità e la conseguente degenza e riabilitazione mentre Puer ha firmato una dichiarazione di sostegno, inviata al Presidente ed all' Assessore alla Sanità della Regione Emilia Romagna in cui si impegna a farsi carico ed a garantire per questa Bambina i servizi di supporto all'assistenza sanitaria: 
- Trasferimenti in Italia e rientro nel Paese di origine 
- soggiorno 
- vitto ed alloggio 
- interpretariato, 
garantendo tali servizi anche nel caso l'intervento richieda la necessità di una continuità terapeutica. 

Per sostenere questi costi e dare quindi un aiuto concreto in favore di Darya, Puer ha deciso di creare un fondo su cui è possibile eseguire un bonifico, anche per piccoli importi, intestandolo a:

ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO PUER   
Banca UNICREDIT   IBAN: IT 05 Z 02008 05052 000105488399 
Con la causale:   
EROGAZIONE LIBERALE IN FAVORE DELLA MINORE DARYA SERGEYCHIK
La somma che sarà devoluta potrà essere poi riportata in detrazione nella dichiarazione dei redditi. 

La Puer Onlus di Roma ha affidato alla Puer Gruppo Bologna Coccinella la gestione di tutte le fasi in cui si articolerà questo sostegno umanitario al fine di offrire un supporto economico, operativo, logistico e di interpretariato continuo sia a Darya che alla sua mamma Galya, per tutto il periodo che risulterà necessario per giungere, ci auguriamo dal profondo del cuore, alla guarigione di Darya. 

Tutto ciò potrà avvenire anche grazie all'aiuto che ci darete.

Vi terremo comunque sempre informati dei successivi sviluppi e per eventuali maggiori informazioni potrete scrivere a:
 AIUTATECI AD AIUTARE DARYA 
Sarà il Vostro primo gesto di amore del 2019 verso chi soffre. 
Grazie ed auguri di cuore per un sereno anno nuovo,
Sergio Messori
Associazione di volontariato Coccinella, gruppo Puer

domenica 23 dicembre 2018

Progetto Mare 2019

Il gruppo Puer si occupa di aiutare i bambini poveri e anche nel 2019 vuole riportare il massimo numero possibile di bambini bielorussi a conoscere il mare, facendoli godere di tutti i suoi magnifici benefici per la salute.
Sono bambini che non possono essere accolti nelle nostre famiglie e che vivono in situazione di grande disagio.
Aiutaci ad aiutare sostenendo il Progetto Mare 2019.
Grazie.

Una pizza in compagnia

Come ogni anno, i ragazzi accolti nelle nostre famiglie sono atterrati tra il 18 e il 20 dicembre, per festeggiare il Natale e l'anno nuovo in arrivo.
E' sempre grande l'emozione nel rivederli e nel poter condividere con loro attimi di vita.
E poi la pizza è sempre la pizza....basta poco per essere felici insieme 
Buon Natale 2018 da Coccinella, Puer Bologna











venerdì 7 dicembre 2018

Cena di Natale 2018

30 novembre 2018:

















Anche quest'anno l'associazione Coccinella ha voluto festeggiare le festività Natalizie in arrivo e, con esse, i tanto amati ragazzi bielorussi.
Come sempre é stata una bellissima occasione per stare insieme, condividere attimi e valori autentici, divertirci e mangiare.
Grazie di cuore a tutti quelli che hanno contribuito nell'organizzazione dell'evento, alle persone che hanno offerto doni preziosi per la lotteria, a quellli che hanno suonato e cantato e a tutti i presenti indistintamente!
La sala era gremita come da anni non succedeva: speriamo che questo sia il sintomo di un rinnovato interesse per questa forma di aiuto e vicinanza, per noi importantissima e vitale!
Un abbraccio  a tutti!